Dai filati ai tessuti! In occasione del Knit Cafè del 16 genaio avremo l’onore di ospitare l’autrice del libro “Primo Manuela di Patchwork”, Anna Maria Turchi, per una presentazione.
Vi aspettiamo a Wool Crossing per la presentazione di “Primo Manuale di Patchwork” durante il knit cafè di venerdì 16 gennaio dalle 16:00 alle 18:00.
Il libro è anche in vendita sull’eshop di Wool Crossing.
Come anticipazione Anna Maria si è offerta di rispondere ad alcune domande relative alla sua passione, alle tecniche che preferisce e alle emozioni che ha provato nello scrivere questo libro.
Enjoy!
E’ sempre interessante sapere come iniziano le storie delle grandi passioni. Cosa ti ha portato ad amare il patwork e come è nata la tua passione?
La mia passione è nata a Londra nel 1998 con un corso di patchwork base. Come ho confezionato il mio primo blocco ho capito che il patchwork avrebbe fatto parte della mia vita per sempre. L’intreccio delle forme, dei colori, il contatto con i tessuti e le mille possibilità di composizione che offrono le varie tecniche mi hanno affascinato da subito.
Da cosa prendi spunto per le tue creazioni?
Principalmente sono i colori e i materiali che mi ispirano .
Quando ti metti a lavoro hai già un’idea chiara di quello che stai per realizzare o è un work in progress?
Dipende da cosa devo fare ma spesso finisco in maniera diversa da quello che mi ero prefissata
Nel cucito creativo è molto importante la scelta dei colori e gli abbinamenti? Mi piacerebbe sapere come procedi nello studiare gli accostamenti?
Cerco di estrapolare una tavolozza di colori da una immagine che mi piace.
Da anni condividi il suo sapere e trasmetti la tua passione per il patchwork tramite i corsi, quindi confrontandoti con le persone che ti seguono dal vivo. Scrivendo il libro hai dovuto, invece, immaginare il tuo pubblico. Come te lo sei immaginato e che effetto ti ha fatto pensare a un’interlocutore con cui non potevi confrontarti di persona?
Scrivere Primo Manuale di Patchork è stata un’esperienza unica! Mi sono immaginata di avere accanto una persona che non sapesse niente di patchwork e di cucito in genere, e dovessi spiegarle tutto passo passo.
