Gaia Segattini a Torino: presentazione e workshop

gaia segattini_divanoNon conosco ancora Gaia di persona ma seguo Vendetta Uncinetta con molta attenzione e interesse e adoro le foto che pubblica su Instagram ) e i suoi lavori creativi a uncinetto, i suoi libri e il suo essere presente sui social media con una voce molto frizzante, femminile, scanzonata ma allo stesso tempo molto stimolante nelle varie direzioni e ambiti in cui Gaia si pone come osservatrice e sperimentatrice a 360° di tutto ciò che è handmade, artigianale e alla moda.

Sfumata la nostra occasione di conoscerci a settembre, quando Gaia si trovata a Torino per Creativi in Rete, desideravo tanto invitarla qui a Torino per farle conoscere Wool Crossing, per proporle di presentare il suo libro e organizzare un workshop e quando l’ho inviata è stato bellissimo perché non solo ha accolto l’invito con molto entusiasmo ma mi ha messo anche in contatto con Paola Tartaglino di We Make A Pair che mi ha fatto conoscere il Torino Craft Collective.

Insomma connection su connection! Del resto Gaia lo dice anche sulla sua pagina About di Vendeta Uncinetta –  “ So mettere in comunicazione le persone, creare rete e sviscerare il “dietro le quinte” di questa tendenza” – e non possiamo fare altro che confermare.

Sabato 12 marzo Gaia sarà qui a Torino con la presentazione del suo libro “Il Manuale dell’Uncinetto e con un workshop molto carino di cui vi parleremo presto.

In attesa di questo momento, come anticipazione della piacevole conoscenza che faremo di lei quando la incontreremo di persona, Gaia si è resa disponibile a rispondere alle mie domande:

  1. Ho trovato sul web tantissime tue interviste e le ho lette tutte attentamente per non rischiare di farti sempre le “solite domande” e con molto stupore non ho trovato nessun riferimento all’inizio della tua passione per l’uncinetto. Puoi raccontarci come tutto ha avuto inizio ?

Mi ha insegnato mia mamma, da ragazzina. Credo che la prima che ho fatto fosse addirittura lavorando con lo spago, per un allungamento “materico” di un top nei giorni della Scuola di Moda! Poi c’è stata la copertina a Granny Square classica (e stortissima) quando ero incinta e poi il nulla per 6 o 7 anni, quando ho ripreso in mano l’uncinetto per fare cappellini alle bambole giapponesi che collezionavo, le Blythe Dolls. Insomma niente di troppo tradizionale! E allora c’erano pochissimi videotutorial online, mi basavo sull’Enciclopedia della Maglia ed Uncinetto vintage anni ’70 di mia mamma!

  1. Dai tuoi progetti sembra che l’uncinetto sia il tuo “strumento “ preferito…..ma mi chiedevo: Lavori anche a maglia? Cosa ti fa preferire l’uncinetto al lavoro ai ferri?

Per la maglia purtroppo sono ferma dritto e rovescio e neanche troppo veloce. Mi riprometto sempre di prendermi del tempo per dedicarmi ad imparare meglio (adorerei saper fare qualche capo jaquard!), ma il tempo è sempre poco e forzatamente dedicato a progetti impellenti…dovrei ritirarmi in ritiro spirituale una settimana su una montagna, senza Wi Fi ma con i ferri. Ho un progetto comunque che mi farà dedicare una settimana solo alla maglia, ma è presto per parlarne!

  1. Per me è sempre molto interessante capire da dove parte il processo creativo. Posso chiederti da cosa prendi spunto quando avvii un nuovo progetto? Parti da una sensazione, da un’immagine, da quello che desidereresti realizzare per te in quel momento perché ti manca proprio nell’armadio o ti fai guidare dia materiali che hai a disposizione?

Faccio tanta, tantissima ricerca, da quando era il mio lavoro per le collezioni di Moda che seguivo. Non mi faccio ispirare quasi mai da cose già create ad uncinetto, ma da colori, pattern, illustrazioni, street syle, collezioni di moda stilisti sperimentali. Ho in cantina 4 sacchi alti come me di avanzi di produzione di un maglificio, da mesi vorrei creare dei maglioni con patchwork di altre maglie ed interventi di ricamo ed uncinetto. Sarebbe il mio sogno ma ci vorrebbe uno spazio dedicato (e tempo). Chissà!

  1. Qual è il peso che ha l’aspetto sociale e “social” nel tuo modo di lavorare alle crafts che ami?

Enorme. Per me la comunicazione è davvero tutto perchè cambia la percezione dell’oggetto totalmente. Se si parla solo di tecnica mi annoio. Per me è importante l’oggetto all’interno di un contesto, non lo vedo scollegato da nome, foto, tipo di target, descrizione. Lo vedo sempre come un percorso completo. Essendo empatica quasi patologicamente poi, mi piace conoscere le ragazze che mi seguono, cosa gli piace, che vita hanno… ai miei ws mi piace farle divertire, non mi trattengo da fare battute, ma è un modo per appassionare e coinvolgere!

 

Grazie mille…..e dopo queste risposte la voglia di conoscerti è ancora maggiore!

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  1. Pingback: Wool Crossing — Nuvole a Colazione con Gaia Segattini

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