Presentazione di “La Maglia Top-Down” di Emma Fassio

la maglia top_down_Emma Fassio

Sono quasi più emozionata di Emma perchè il suo sogno nel cassetto è divenuto realtà con la pubblicazione del suo primo libro.

Per festeggiare questo evento speciale Wool Crossing ospiterà Emma Fassio per la presentazione di “La Maglia Top-Down”  durante il knit cafè di venerdì 27 giugno dalle 16:00 alle 18:00.

Il libro sarà presto in vendita sull’eshop di Wool Crossing.

Come anticipazione Emma si è offerta di rispondere ad alcune domande relative alla sua passione, alle tecniche che preferisce e alle emozioni che ha provato nello scrivere questo libro.

Enjoy!

La tua passione per il lavoro a maglia si avverte subito, traspare dalle pagine del tuo blog e dall’entusiasmo con cui parli di filati, punti e ispirazioni per nuovi modelli. Da quando hai iniziato a capire che il tuo hobby poteva traformarsi in lavoro?

Passione pura ed energia vitale, in effetti non potrei immaginare una giornata senza un gomitolo e dei ferri con un progetto per la mente e tra le mani. Ho sempre sognato di poter trasformare la mia passione nel mio lavoro. Credo di aver percepito che ciò potesse diventare realtà circa un anno dopo aver iniziato a scrivere sul mio blog, dove i primi post risalgono a febbraio 2009. Poi come per magia, grazie anche a tante ore di lavoro e dedizione, si sono presentate occasioni meravigliose che hanno permesso al mio sogno nel cassetto di materializzarsi.

So che hai imparato a lavorare a maglia direttamente con il metodo continentale. Ricordi quale è stato il tuo primo lavoro in tondo e con che progetto consigli di cominciare a chi si avvicina ai ferri circolari?

Ho imparato da piccola a lavorare con la tecnica continentale da mia mamma svedese, che aveva imparato anche lei da piccola seguendo la tradizione di famiglia. All’epoca lavoravamo con i ferri diritti e ti confesso che può sembrare buffo guardando dall’esterno, perché il ferro destro fa degli ampi movimenti dall’alto verso il basso e viceversa, perché è libero e segue i movimenti della mano. E’ fantastico se vuoi acquisire maggior spazio sul divano 🙂 I ferri circolari li ho scoperti più tardi,

La lavorazione con i ferri circolari è il presupposto per la realizzazione di maglie top down. Potresti raccontarci quali sono secondo te i vantaggi principali di questa tecnica?

Lavorare una maglia top-down, cioè dall’alto verso il basso, partendo con l’avvio delle maglie dello scollo, creando lo sprone con degli aumenti, lavorando quindi sul corpo e sulle maniche, presenta diversi vantaggi. Mi piace perché permette di provare il lavoro in corso d’opera per verificarne la vestibilità, potendo così regolare l’ampiezza dello sprone, la profondità e l’ampiezza del giromanica. Possiamo, mentre lavoriamo, provare la maglia per valutare la lunghezza del corpo e delle maniche e realizzarli in funzione delle nostre proporzioni fisiche o personalizzarli in funzione del nostro gusto personale.
Alla fine del lavoro non sono necessarie cuciture, se abbiamo lavorato le maniche in tondo e il corpo in un pezzo unico, e dobbiamo solo nascondere le codine.

Negli anni hai scritto un numero notevole di pattern di maglie top down. Potresti raccontarci quale è stato il primo modello che hai pubblicato?
La prima maglia top-down è il Rosa’s Sleeveless Cardi-Jumper, un modello gratuito che negli anni è stato personalizzato in tante meravigliose versioni diverse. Mi piace vedere le foto caricate su Ravelry di tutti i progetti realizzati, sono momenti di condivisione molto belli. Vedere che ciò che pensi, studi, disegni e realizzi piace dona una gioia immensa.
Da anni ormani condividi il suo sapere e trasmetti la tua passione per il lavoro a maglia tramite i corsi, quindi confrontandoti con le persone che ti seguono dal vivo. Scrivendo il libro hai dovuto, invece, immaginare il tuo pubblico. Come te lo sei immaginato e che effetto ti ha fatto pensare a un’interlocutore con cui non potevi confrontarti di persona?

All’inizio non è stato semplice, lo confesso. Ero abituata a parlare con le persone durante i corsi, a rispondere ai dubbi nell’immediato. Alla fine ho immaginato di essere a un corso con tutte le meravigliose persone che ho conosciuto in questi anni, con le loro stimolanti domande e la loro indescrivibile passione. E’ stato bello.

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